martedì 7 maggio 2024

Palermo, morti 5 operai, 4 erano in appalto, uno interinale.

Cinque operai sono morti a Casteldaccia in provincia di Palermo. Per loro una fine atroce. Intossicati dalle esalazioni di idrogeno solforato, letale quanto il cianuro secondo gli esperti, sono rimasti intrappolati in una vasca interrata dell’impianto di sollevamento delle acque reflue, intenti a eseguire dei lavori di manutenzione. Alcuni di loro erano dipendenti della Quadrifoglio Group srl, una ditta in appalto ad Amap, l’azienda municipale acquedotti. Almeno uno era lavoratore interinale di Amap. LE VITTIME Epifanio Assazia, 71 anni, di Partinico, era il titolare della Quadrifoglio Group srl. Ignazio Giordano, 57 anni, risiedeva a Partinico ed era dipendente della Quadrifoglio. Anche Giuseppe Miraglia, 47 anni, residente a San Cipirello e Roberto Raneri, 51 anni, residente ad Alcamo, provincia di Trapani, erano dipendenti della Quadrifoglio Group srl. Mentre il più giovane, Giuseppe La Barbera, 26 anni, era un lavoratore interinale dell’Amap. LA DINAMICA Come spesso accade nella dinamica degli infortuni mortali plurimi, anche in questo caso il tentativo di aiutare i colleghi in difficoltà ha reso ancor più drammatico il bilancio. Inizialmente, infatti, in tre si erano calati nel cunicolo. Quando hanno iniziato a sentirsi male hanno fatto in tempo a chiamare i soccorsi. E tra quelli che sono scesi nel tentativo di salvare i colleghi altri du hanno perso la vita. LA DENUNCIA DEI VIGILI DEL FUOCO: “LA STRAGE SI SAREBBE POTUTA EVITARE” La chiamata ai Vigili del Fuoco è arrivata alle 13:48. “La strage si poteva evitare”, ha detto il comandante dei Vigili, Girolamo Bentivoglio. IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA “Auspico – ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, da New York – che sia fatta piena luce sulle dinamiche dell'incidente. Ma l'ennesima inaccettabile strage sul lavoro deve riproporre con forza la necessità di un impegno comune che deve riguardare le forze sociali, gli imprenditori e le istituzioni preposte”.

Nessun commento: