venerdì 3 marzo 2023

Pensioni, Nulla di fatto dopo l'incontro tra sindacati e governo da cui non è arrivata nessuna risposta su giovani e donne.

Questo Governo, insomma, continua a intestarsi un impegno sulla previdenza che non c’è. In realtà secondo Christian Ferrari, segretario confederale Cgil, “il giudizio sul confronto aperto nelle ultime settimane sul capitolo previdenza è radicalmente negativo. Si sta rilevando un generico tavolo di ascolto, privo di carattere negoziale, con tempistiche assolutamente incerte”. “Altro che superamento della legge Fornero. Da quel tavolo non è arrivata nessuna risposta, nemmeno sul ripristino dei requisiti di Opzione donna in vigore fino allo scorso dicembre”, aggiunge il segretario confederale. Come è noto per la Cgil “Opzione donna è una misura parziale e particolarmente penalizzante, ma un intervento correttivo avrebbe rappresentato una prima risposta anche utile per dare credibilità al confronto sulla previdenza”. Se neppure su questo punto ci sono risposte, “c'è davvero da dubitare sulla reale intenzione di un esecutivo - conclude Christian Ferrari - che sembra molto lontano da intervenire su quello che servirebbe: una vera riforma del nostro impianto previdenziale, attraverso l’uscita flessibile a partire dai 62 anni, il riconoscimento della diversa gravosità dei lavori, la pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e povere, il riconoscimento del lavoro di cura e della differenza di genere, l’uscita con 41 anni di contributi senza limiti di età e una maggiore tutela del potere di acquisto dei redditi da pensione”.

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