giovedì 25 agosto 2022

Dal 1° settembre lo smart working sarà disciplinato secondo quanto stabilito dalla legge 81 del 2017.

Le nuove regole: si torna all'accordo individuale Pertanto, dal 1° settembre lo smart working sarà disciplinato secondo quanto stabilito dalla legge 81 del 2017, e cioè che è necessario un accordo individuale. Vengono in sostanza snellite le procedure per i datori di lavoro, ai quali viene chiesto solo di comunicare l’elenco dei dipendenti che hanno firmato un accordo individuale per lavorare in parte in presenza e in parte in modalità smart. I lavoratori che non aderiranno all'accordo dovranno lavorare in presenza non essendo previsti al momento meccanismi automatici per i lavoratori fragili o per chi ha figli under 14. "Il decreto - spiega il ministro del Lavoro - prevede che il datore comunichi in via telematica al Ministero i nominativi dei lavoratori e la data di inizio e di cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile. Si tratta di una importante disposizione che rende strutturale la semplificazione del lavoro agile". Tecnicamente - spiega il ministero - viene riformulato l'articolo 23 della legge 22 maggio 2017. Il precedente obbligo di comunicazione dell'accordo individuale sarà sostituito quindi dal primo settembre da una mera comunicazione dei nominativi dei lavoratori e della data di inizio e di cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile. "È un primo passo - si legge - con il quale si rendono più semplici gli obblighi di comunicazione relativi al lavoro agile anche alla luce dell'esperienza maturata durante la pandemia e si risponde ad una specifica richiesta fatta dalle parti sociali nel Protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile per il settore privato sottoscritto dal Ministro del Lavoro e dalle parti sociali il 7 dicembre 2021". "L'esigenza di semplificazione degli obblighi di comunicazione nasce dalla necessità di rendere strutturale una procedura già ampiamente sperimentata nel periodo emergenziale - afferma Orlando - in considerazione di un sempre maggiore utilizzo di questa modalità di svolgimento del lavoro. In questo modo si snelliscono le procedure per i datori di lavoro e non si aggravano gli uffici ministeriali di adempimenti amministrativi ritenuti non necessari".

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