Dal 20 maggio "part time agevolato" verso la pensione
Dal 20 maggio 2016 parte la procedura prevista dalla Legge di Stabilità (208/2015 ) sul part time agevolato. Potranno sceglierlo i lavoratori del settore privato, con almeno venti anni di contributi e a tre anni dal raggiungimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in un video messaggio inviato alla Giornata inaugurale sulla previdenza di Napoli.
Si tratta di una misura che interessa i lavoratori del settore privato, con contratto a tempo indeterminato e orario pieno, in possesso dei contributi minimi previsti per la pensione di vecchiaia e che maturano il requisito anagrafico entro il 31 dicembre 2018. In sostanza, questi lavoratori potranno concordare col datore di lavoro il passaggio al part time, con una riduzione dell'orario tra il 40 e il 60%, ricevendo ogni mese in busta paga, in aggiunta alla retribuzione per il part-time, una somma esentasse corrispondente ai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro sulla retribuzione per l'orario non lavorato.
Per il periodo di riduzione della prestazione lavorativa, lo Stato riconosce al lavoratore la contribuzione figurativa corrispondente alla prestazione non effettuata, in modo che alla maturazione dell'età pensionabile il lavoratore potrà percepire l'intero importo della pensione, senza alcuna penalizzazione. Secondo il Ministero del lavoro, la misura sperimentale dovrebbe aiutare a promuovere un principio di "invecchiamento attivo", ovvero di uscita graduale dall'attività lavorativa.
Per accedere a questa misura, il lavoratore interessato deve richiedere all'Inps, per via telematica, se è in possesso del PIN, o rivolgendosi ad un patronato, la certificazione che attesta il possesso del requisito contributivo e la maturazione di quello anagrafico entro il 31 dicembre 2018. Con la certificazione dell'Istituto, il lavoratore e il datore stipulano un "contratto di lavoro a tempo parziale agevolato" nel quale viene indicata la misura della riduzione di orario. La durata del contratto è pari al periodo che intercorre tra la data di accesso al beneficio e quella di maturazione, da parte del lavoratore, dell'età per il diritto alla pensione di vecchiaia.
Dopo la stipula del contratto, la norma prevede il rilascio, in cinque giorni, del nulla osta da parte della Direzione territoriale del lavoro e, da ultimo, il rilascio in cinque giorni dell'autorizzazione conclusiva da parte dell'Inps. La contribuzione figurativa, commisurata alla retribuzione corrispondente alla prestazione lavorativa non effettuata, viene riconosciuta nel limite massimo di 60 milioni di Euro per il 2016, 120 milioni per il 2017 e 60 milioni per il 2018.
Secondo la norma istitutiva del part time agevolato la somma erogata mensilmente dal datore di lavoro - di importo corrispondente ai contributi previdenziali sull'orario non lavorato - è onnicomprensiva; non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente e non è assoggettata ad alcuna forma di contribuzione previdenziale, inclusa quella relativa all'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
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