mercoledì 8 giugno 2011

L'articolo 150 del CCNL del commercio prevede che:permesso retribuito di tre giorni lavorativi all'anno in caso di decesso o grave infermità......

L'articolo 150 del CCNL 17 luglio 2008 per i dipendenti da aziende del commercio prevede che:"

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4, 1° comma, della legge 8 marzo 2000, n. 53, e degli artt. 1 e 3 del regolamento d'attuazione di cui al decreto interministeriale 21 luglio 2000, n. 278, la lavoratrice e il lavoratore hanno diritto a tre giorni complessivi di permesso retribuito all'anno in caso di decesso o di documentata grave infermità del coniuge o di un parente entro il secondo grado o del convivente, purché la stabile convivenza con il lavoratore o la lavoratrice risulti da certificazione anagrafica. In alternativa, nei casi di documentata grave infermità , il lavoratore e la lavoratrice possono concordare con il datore di lavoro diverse modalità di espletamento dell'attività lavorativa".

Nel caso di richiesta del permesso per grave infermità dei soggetti indicati, il lavoratore deve presentare, entro il termine massimo di dieci giorni dalla ripresa dell'attività lavorativa, idonea documentazione del medico specialista del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato o del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta o della struttura sanitaria nel caso di ricovero o intervento chirurgico.
In mancanza della documentazione i giorni di permesso saranno detratti dalle ferie o dal monte ore dei permessi retribuiti di cui all'art. 140, del c.c.n.l.".

Tuttavia, ai fini della concessione di tre giorni di permesso retribuito, né nella Legge n. 53/2000 né nel DM n. 278/2000 esiste un elenco esaustivo delle patologie riconducibili al concetto di "grave infermità ".

1 commento:

Giancarlo Vasino ha detto...

Volevo solo avvisare che nel mio caso, l'azienda non ha ritenuto accettabile la documentazione da me fornita di ricovero del proprio genitore, secondo loro "va chiaramente indicata la necessità di assistenza personale per gravi infermità", dichiarazione che andrebbe fornita dalla stessa struttura sanitaria. Ricordo solo a tutti di fare estremamente attenzione a quanto si documenta, a quanto pare sono estremamente pignoli sull'argomento in ufficio personale! (cosa che non sembra essere così in altre aziende). Va rifiutata invece l'idea che la struttura sanitaria debba riportare il nome del lavoratore interessato sulla certificazione fornita, è solo una forzatura (sembra che alla fine si stia facendo di tutto per non concedere questo permesso di 3 giorni, facendo questioni di lana caprina o con eccessi di zelo interpretativi della legge)